Descrizione
Incipit del libro.
“Sono sempre stata una bambina piuttosto timida.
Quando volevo qualcosa, mandavo sempre qualcuno al mio posto. La mia vocina era quasi impercettibile agli altri. Quando discutevo con i miei genitori e non riuscivo ad esprimermi, mi chiudevo in cameretta e cominciavo a scrivere una lettera, che puntualmente riponevo sotto il piatto o sotto il cuscino, in attesa che la prendessero, la leggessero e mi abbracciassero. Ho sempre avuto un diario segreto dall’età di 9 anni e ci ho sempre scritto un sacco. Era bellissimo, tutto luccicante e con le pagine tutte colorate al profumo di fragola.
Nel tempo sono cambiata. Ho lasciato (quasi completamente) la timidezza da parte, ma sono rimasta quella di prima. Ormai sono una donna di 23 anni, che ha sempre da dire qualcosa. Amo la scrittura come mezzo di comunicazione. Amo le lettere scritte a mano. Amo i bigliettini che accompagnano un mazzo di fiori o un regalo di compleanno. Amo le cose che hanno un valore ma che noi, giovani di oggi, consideriamo ormai obsolete. Spesso mi sento una ragazza molto più matura della mia età per il modo che ho di visionare le cose. Forse anche per questo motivo ho deciso di andare via di casa subito dopo il diploma, non godendo ancora della protezione e della bellezza del vivere con la propria famiglia.”
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